Grasciano 2, le opposizioni di Mosciano e Bellante sul piede di guerra

TERAMO – Perplessità sollevano i gruppi di opposizione di Mosciano Sant’Angelo e di Bellante sull’affidamento degli incarichi per la realizzazione della discarica di Grasciano 2. In una nota congiunta Emilia Di Matteo e Maria Cristina Cianella e Martini Massimo di Mosciano, Flaviana Pavan, Claudio Di Matteo, Giovanni Pompizii e Sabatino Di Emidio di Bellante hanno presentato ai rispettivi sindaci formale richiesta di convocazione dei propri Consigli Comunali per poter discutere i passaggi della procedura. I consiglieri chiedono chiarezza sulle presunte illegittimità di affidamento di incarichi di progettazione, di direzione lavori e di espletamento della progettazione riguardo alle sole attività di sbancamento del sito, del relativo affidamento dei lavori senza una procedura ad evidenza pubblica, delle mancate prescrizioni in ordine alla corretta costruzione e gestione della discarica, del mancato controllo analogo da parte dei sei Comuni soci. “Dagli organi di stampa – si legge in un comunicato – abbiamo appreso di un ricorso al Presidente della Repubblica sulla presunta illegittimità del trasferimento della titolarità dell’Aia da Sogesa a Cirsu, accordata dalla Regione Abruzzo nel dicembre 2011.Sempre dagli organi di stampa apprendiamo della presunta sospensione dei lavori a causa di un ricorso al TAR da parte di alcune imprese, interessate a che le procedure di affidamento dei lavori rispettassero le prescrizioni di legge. In rappresentanza dei cittadini di Mosciano e di Bellante pretendiamo di acquisire notizie formalmente corrette da parte dei Sindaci sull’intera vicenda, a salvaguardia della salute e dell’ambiente e nel rispetto dei principi di trasparenza, legittimità, ed economicità dell’azione amministrativa”.